In bicicletta a Nord Est di Treviso: impressioni

Uno degli strumenti che l’essere umano ha a disposizione per arrivare alla consapevolezza è quello di osservare con curiosità ciò che gli sta intorno. Con questo spirito il più delle volte inforchiamo la nostra bici.
Un atteggiamento che ci permette di incontrare, anche a pochi km da casa, oltre alla bellezza del paesaggio, le testimonianze di coloro che ci hanno preceduto, molto tempo fa, con i loro passi e le loro storie.
E’ così che trovi, come in questo caso, la memoria del passaggio dei Veneti, dei Romani, dei Longobardi, dei Templari, della Repubblica Serenissima, per citare quello che ci viene in mente così di primo acchito.
Ma sulle strade di questa parte della pianura, da sempre individuata come luogo di abbondanza e laboriosità nonché crocevia di popoli e culture, trovi anche le testimonianze delle nefandezze della guerra. In questi luoghi, infatti, sono morti molti di quei 1.055.000 giovani di varie nazionalità che morirono combattendo nella I guerra mondiale.
Ma torniamo alle cose un po’ più leggere: alla fine di questo nostro giro, per gli appassionati di ciclismo e per i cattolici credenti, si possono trovare affiancati il Monumento a Fausto Coppi e il tempietto di Santa Maria Assunta protettrice del ciclismo.
Il percorso non presenta nessuna difficoltà tecnica ed è adatto a tutti anche se non ci sentiamo di consigliarlo, data la lunghezza, a famiglie con bambini.
Ricordatevi sempre che da queste parti d’estate il sole picchia ed è necessario un copricapo, per l’acqua non ci sono problemi ci sono molti bar e anche molte fontane.
Buona passeggiata!