Cucina tradizionale Veneta: introduzione

INTRODUZIONE

Abbiamo voluto presentare alcune tra le più tradizionali ricette della cucina veneta per meglio far conoscere, anche dal punto di vista gastronomico,  il nostro territorio.
Molte sono le motivazioni che possono aver  determinato le peculiarità della cucina della nostra regione:

  • la particolare posizione geografica ha favorito,  in passato,  le migrazioni e le occupazioni da parte di popolazioni straniere che, a volte,  si sono insediate  in modo stabile nel nostro territorio, modificando così alcuni  usi e/o  costumi del Veneto;
  • l’influenza dei contatti che la Repubblica Veneta ha avuto con l’oriente durante la sua lunga storia;
  • La fortuna di avere, in una stessa regione, a disposizione prodotti provenienti dalle principali attività che producevano “materie prime culinarie” e cioè: pesca, caccia ed orticoltura

Certo è che, con il passare del tempo, è molto difficile che  le ricette tradizionali  si siano conservate come nell’origine, molto più facile è che abbiano subito modifiche a causa di influssi da altre regioni come è possibile che la cucina veneta abbia, a sua volta, influenzato piatti di altre parti d’Italia.

Per molto tempo l’intera gastronomia veneta è stata dominata da 4 elementi: polenta, riso, fagioli e baccalà: la farina di mais (ingrediente principe della polenta) è arrivata nel ‘500, imposta dalla Serenissima, nella più grande diffidenza dei contadini restii a qualsivoglia nuova coltura;  i fagioli sono  contemporanei al mais, il riso arrivò dal mondo arabo in seguito ai commerci veneziani con l’oriente e il baccalà fu “importato” dai mari del Nord.

Attorno a questi elementi base troviamo una vasta gamma di ricette che hanno fatto, per anni, la storia della cucina Veneta e che sono tuttora in uso.

Cucina che, con il passare dei secoli, si è evoluta sino a diventare una delle più ricche e varie d’Italia: niente di più naturale per una regione che per cinque secoli ha mantenuto scambi commerciali dal Nord dell’Europa all’estremo oriente. Proprio a questi commerci si deve anche l’uso delle spezie nella cucina veneta; i veneziani, per primi, introdussero infatti cannella, chiodi di garofano e pepe.

Attorno a questi “punti cardine” della cucina veneta  vi è comunque un ricco assortimento di prodotti tipici e caratteristici:  formaggi, ortaggi, salumi.

C’è da dire comunque che la cucina veneziana, proprio per la varietà degli ingredienti dei propri piatti che spaziano dal pesce pescato in laguna alla selvaggina cacciata in barena alle verdure prodotte nelle isole dell’estuario, si distingue ancor oggi dalla cucina delle altre province che sono rimaste, negli anni, più ancorate ai prodotti tipici delle proprie zone e si sono meno aperte alle innovazioni.